Congestione
Si riferisce generalmente alla sofferenza che il processo digestivo accusa in seguito alla brusca esposizione del corpo a temperature più basse di quelle ambientali. Il tipico esempio: fare un bagno nell’acqua gelida dopo un pasto abbondante. La macchina della digestione comporta sempre un afflusso di sangue nel Sistema Gastrointestinale, per alimentare i processi chimici che modificano i cibi ingeriti. Ora, l’ingresso nell’acqua fredda scatena una repentina reazione di vasocostrizione: i vasi sanguigni, cioè, vanno incontro a una brusca riduzione del proprio calibro, indotta per via riflessa dalla bassa
temperatura esterna. Il flusso di sangue tende così a ridursi globalmente e le funzioni di organi chiave come il cuore e il cervello possono risentirne. Una crisi circolatoria aggravata dal fatto che una significativa quantità di sangue ristagna nel tratto gastrointestinale, allo scopo di “foraggiare” i processi digestivi in atto, ed è quindi poco utilizzabile in maniera rapida per garantire un adeguato apporto sanguigno agli altri organi. Ecco, allora, che la catena di eventi può concludersi con la perdita di coscienza. Quello descritto è però un caso da manuale: il malore è un inevitabile risultato quando vengono a sommarsi più fattori, come, per l’appunto, un pasto particolarmente abbondante
e l’improvviso divario tra la temperatura dell’acqua e quella del corpo (surriscaldato altresì dall’esposizione al sole).
MEDICINA CONVENZIONALE
Il trattamento della congestione si basa sull’evitamento delle complicanze, come la febbre o i problemi respiratori. In caso di evidente difficoltà a respirare consultare immediatamente un medico.
Alimentazione e supplementi
Nel periodo della congestione evitare accuratamente di mangiare. Assumere adeguate quantità di liquidi per evitare la disidratazione: è consigliabile assumere liquidi a piccoli e frequenti sorsi, e se il digiuno si prolunga si può optare per piccole quantità di succo di frutta zuccherato (oppure spremuta di limone, stando attenti in caso di dolore gastrico). Opportuno il riposo a letto, con il controllo della temperatura soprattutto nelle prime ore.
Farmaci
La maggior parte degli episodi si risolve senza l’uso di farmaci. In caso di dolore addominale o gastrico consultare un medico.
OMEOPATIA
Il trattamento omeopatico della congestione dolorosa addominale conseguente ad un colpo di freddo o all’assunzione di una bevanda ghiacciata o ad un bagno freddo mentre si è sudati si avvale di alcuni medicinali specifici, da somministrare in attesa della valutazione e del consiglio del medico.
Aconitum Napellus 15 CH 5 granuli ogni 3 ore. L’aconito è il medicinale omeopatico ottenuto dalla pianta velenosa della famiglia delle Ranuncolacee, indicato nel trattamento delle manifestazioni caratterizzate da inizio brutale e violenza dei sintomi, soprattutto dopo esposizione a freddo secco o al sole. Caratteristico è lo stato di agitazione fisica incontrollabile e la condizione di ansia estrema. Il dolore assume un carattere insopportabile. La pelle è secca, la sete intensa. Talvolta si associa una febbre elevata a comparsa improvvisa, con brividi, sete per grandi quantità d’acqua fredda, cute bruciante. Il dolore è angosciante, accompagnato da spasmi e formicolio diffusi. Il fattore scatenante responsabile dell’insorgenza della congestione è il colpo di freddo o l’assunzione di bevande ghiacciate.
Antimonium crudum 9 CH 5 granuli da ripetere anche ogni mezz’ora, dopo un eccesso alimentare. Caratteristica è l’eruttazione con il sapore dei cibi digeriti, dopo abusi alimentari. La lingua è ricoperta da una spessa patina, biancastra, come latte o gesso.
Colocynthis 9 o 15 CH, 5 granuli anche ogni mezz’ora nel dolore intenso. Diradare in base al miglioramento. La coloquintide o cetriolo amaro è una pianta della famiglia delle Cucurbitacee, utilizzata in omeopatia per i dolori crampiformi addominali che obbligano a piegarsi in due e che sono migliorati con la pressione forte e con il calore applicato localmente.
Nux vomica 7CH 5 granuli, anche ogni 15 minuti, diradando in base al miglioramento. La noce vomica è il rimedio omeopatico della congestione addominale associata a nausea con sensibilità accentuata della regione epatica in soggetti che hanno abusato di alcolici, caffè e cibi piccanti, consumati in eccesso.
MEDICINA TRADIZIONALE CINESE
Secondo la Medicina tradizionale cinese questo disturbo è causato dall’agente patogeno esterno Freddo. Lo scopo della terapia è di disperdere il Freddo, favorire la digestione e la velocità di svuotamento, lenire eventuali spasmi e controllare l’eliminazione dell’aria.
Punti importanti per questo trattamento sono:
GESHU (punto Shu del dorso del diaframma, localizzato 1,5 cun alato dell’apofisi spinosa della VII vertebra toracica) che regola il Sangue, rimuove le ostruzioni e tonifica le condizioni di Vuoto;
GONG SUN (nonno e nipote, localizzato sul lato mediale del piede, alla base del I metatarso) che tonifica la Milza e lo Stomaco;
LIANG QIU (splendida collina, localizzato 2 cun sopra il bordo superiore della rotula) che espelle l’Umidità-Freddo che avvolge Io Yang dello Stomaco e disperde la Pienezza dello Stomaco;
NEI GUAN (barriera interna, localizzato sopra la piega traversa del polso fra i tendini) che tonifica il Cuore e la Milza, regola il Qi, lenisce il dolore, espelle e dissolve Vento e Calore;
TAI CHONG (grande assalto, localizzato sul dorso del piede, nella depressione distale all’articolazione fra il I e il II metatarso) che tonifica e regola il Fegato e la Vescicola Biliare, regola e raffredda il Sangue;
XUE HAI (mare del Sangue, localizzato 2 cun sopra il bordo superiore della rotula) che regola il Sangue;
ZU SAN LI (tre distanze del basso, localizzato sotto il bordo inferiore della rotula a lato della cresta tibiale anteriore) che regola e tonifica Stomaco e Milza, tonifica il Qi e il Sangue.
Si consigliano I -2 applicazioni dopo di che si valutano obiettivamente le condizioni e i sintomi, se necessario si può arrivare a eseguire 5 sedute.
NATUROPATIA
Consìgli dietetici
Alimenti consigliati Per tenere sotto controllo i sintomi nella fase acuta eliminare gli alimenti solidi e consumare cibi freschi e biologici sotto forma di passati, frullati, succhi e centrifugati. Nei giorni successivi per migliorare il quadro clinico seguire un regime alimentare a base di cereali
semintegraii biologici, carne magra priva di residui di farmaci, pesce pescato in mare, olio extravergine d’oliva (in piccola quantità), passati di legumi, uova fresche biologiche (cotte in camicia e/o alla coque), latticini “magri”, tofu, frutta e verdura fresche biologiche.
Il pasto serale dovrebbe essere composto da alimenti proteici, perché contengono triptofano che migliora la qualità del sonno. Evitare, le verdure e la frutta crude, che rallentando la digestione, disturbano il riposo notturno, ma privilegiare zuppe e minestre ben cotte.
Alimenti da evitare Eliminare (fino a miglioramento del quadro clinico) i salumi, gli insaccati, la carne conservata, i formaggi stagionati, la crusca, lo zucchero e le farine raffinate, gli alimenti addizionati con additivi, i prodotti industriali contenenti acidi grassi trans, i dadi
da brodo, le bibite, le bevande alcoliche, il caffè e il tè nero. Limitare l’apporto di sale e di frutta secca.
Integrazione alimentare
Complesso B 25 mg al giorno, in un’unica somministrazione al mattino, prima di colazione;
Bioflavonoidi 50-100 mg distribuiti nel corso della giornata lontano dai pasti;
Molibdeno 50 mcg al giorno;
Vitamina E 10 mg al giorno;
Vitamina C 200 mg al giorno;
Cloro 5 g al giorno;
Magnesio 350 mg al giorno lontano dai pasti;
Manganese 5 mg al giorno;
Rame 2 mg al giorno;
Selenio 80 mcg al giorno;
Zinco 20-25 mg al giorno;
Enzimi proteolitici 2 compresse al giorno lontano dai pasti;
Coenzima QW 30 mg al giorno;
Fermenti lattici vivi a elevata concentrazione di Lactobacillus acidophilus (dare la preferenza ai prodotti con un totale di 10 miliardi di cellule vive per opercolo): 2 opercoli al giorno lontano dai pasti.
FITOTERAPIA
Quando la congestione è un evento leggero e che si ripete in modo cronico si può considerare soprattutto come prevenzione la somministrazione di estratti secchi standardizzati di Carciofo(Cynara scolymus) nel caso che sia secondaria a disturbi di origine epatica. Il Carciofo pianta ricca di polifenoli, flavonoidi e steroli, è ampiamente conosciuta come coleretico, epatoprotettore, diuretico e ipolipemizzante, e ipocolesterolemizzante, quindi grazie alle sue molteplici attività terapeutiche lo si può utilizzare nella prevenzione della congestione. In associazione si può somministrare il succo di Aloe vera per l’attività di tipo procinetico sull’apparato gastrointestinale favorendo sinergicamente una buona digestione. Anche la Curcuma longa, per la sua ben nota attività antinfiam-
matoria sul tratto gastrointestinale e sicurezza d’uso, può essere consigliata in una terapia a lungo termine; a cui si possono razionalmente associare estratti a base di polisaccaridi di Aloe vera al fine di avere un’azione riepitelizzante sulla mucosa gastrointestinale.
In caso di congestione con dolori colici di tipo spastico si può consigliare la Piscidia (Piscidia erythrina) da utilizzare come estratto secco che ha un’attività farmacologica soprattutto di tipo antispastico sulla muscolatura liscia del tratto gastrointestinale, anche se rimane tuttora una tera-
pia empirica, cioè in cui non esistono prove scientifiche chiare di efficacia. L’olio essenziale di Menta ha delle importanti attività antispastiche per cui può essere utilizzato con successo nelle coliche addominali, ma se prescritto puro va usato a bassi dosaggi e in capsule gastroresistenti per-
chè può danneggiare la mucosa gastrointestinale determinando anche reflusso gastroesofageo ed esofagite.
Originally posted 2014-10-10 10:56:48.