Emorroidi
Sono dilatazioni della rete vascolare che abbraccia il canale anale (come le varici venose che notiamo al livello delle gambe), con tendenza al prolasso e alle emorragie. Le emorroidi rappresentano una patologia straordinariamente frequente, che colpisce entrambi I sessi e di qualsiasi età (anche se la loro incidenza tende ad aumentare con il passare degli anni). Vari sono i
fattori chiamati in causa nella formazione delle emorroidi: la stitichezza di grado notevole, che costringe la persona a forti e prolungati sforzi; la gravidanza, perché l’aumento del volume e della pressione all’interno dell’addome – che la gestazione comporta – crea un ristagno del sangue non solo nelle vene degli arti inferiori, ma anche nelle regioni basse dell’intestino; anche le affezioni del fegato (come la cirrosi epatica) possono condizionare la comparsa delle emorroidi, perché ostacolano il ritorno del sangue venoso dai distretti inferiori del corpo al cuore. Classicamente le emorroidi vengono distinte in interne (quando sono all’interno del canale anale e non risultano visibile) ed esterne (se si vedono e si possono riconoscere al tatto agevolmente).
Ulteriore classificazione prevede quattro gradi, a seconda dell’entità del prolasso. Le emorroidi di primo grado sono dilatazioni varicose interne e che generalmente non producono sintomi, può occasionalmente comparire prurito nella regione anale e di frequente compaiono macchie di sangue sulla carta igienica o piccole striature vermiglie nelle feci. Le emorroidi di secondo grado
sono i noduli che prolassano durante la defecazione e poi si riducono spontaneamente. Nel terzo grado, invece, le emorroidi prolassano ma “rientrano” soltanto manualmente. Nel quarto grado, infine, le profusioni sono permanenti. Il prolasso si presenta come una piccola massa rosso-violacea, mentre il prurito anale è in genere dovuto alla irritazione cutanea. Una varice emorroidaria, ingorgata di sangue, può scatenare dolore, che aumenterà se la dilatazione s’infiamma anche per modesti traumi o se si complica con una trombosi (la coagulazione del sangue contenuto all’interno della varice venosa). Tramite una visione diretta del canale anale (solitamente l’anoscopia), lo specialista saprà fornire un responso appropriato.
MEDICINA CONVENZIONALE
Ammorbidire le feci
Rendere le feci più morbide aiuta a diminuire i sintomi e segni delle emorroidi. È utile bere molta acqua e aumentare il contenuto di fibre nella dieta.
Trattamenti topici
La strega nocciola {hamamelis) è utile per le sue proprietà astringenti e rinfrescanti. Alcuni anestetici locali da banco, uniti o meno a corticosteroidi, alleviano i sintomi: sono la benzocaina 20% quattro volte al giorno per il dolore e il prurito, oppure la lidocaina 5% usata al bisogno. Si tratta di farmaci per solo uso esterno e hanno una certa percentuale di assorbimento nel circolo sanguigno quindi vanno usati rispettando le indicazioni. Bagni caldi per 15 minuti tre volte al giorno possono offrire qualche giovamento, soprattutto nelle prime fasi del disturbo.
Chirurgia
Se le terapie non hanno successo si può ricorrere a chirurgia: le emorroidi esterne possono essere rimosse con una resezione, mentre le emorroidi interne vengono legate con diverse tecniche. La coagulazione a infrarossi e l’elettrocoagulazione bipolare sono altre procedure possibili. Se le
emorroidi sono molto avanzate si può usare l’applicazione di una corrente elettrica per eliminare l’afflusso di sangue.
OMEOPATIA
In omeopatia è opportuno distinguere i medicinali da utilizzare nel trattamento della crisi emorroidaria caratterizzata dal dolore o dal sanguinamento e quelli indicati come rimedi ad azione più profonda nelle emorroidi recidivanti o croniche.
Crisi emorroidaria
Aesculus hippocastanum 5 CH 5 granuli, secondo necessità. Il medicinale omeopatico ottenuto dall’ippocastano è particolarmente indicato per la crisi emorroidaria in un soggetto tendenzialmente sovrappeso con varici agli arti inferiori.
Aloe 5 CH 5 granuli, 3 volte al dì. Adatto per le emorroidi ‘a grappolo’ con prurito e bruciore che migliorano con applicazioni fredde.
Dolore
Arnica 5 CH5 granuli, ogni ora. Caratteristica è la sensazione dolorosa locale di contusione.
Collisonia canadensis 5 CH 5 granuli, ogni ora. Crisi emorroidaria con sensazione locale di aghi, soprattutto in gravidanza.
Lachesis 9 CH 5 granuli, ogni ora. Caratteristica è la sensibilità marcata al contatto e il senso di costrizione locale aggravata dal calore e dal contatto, migliorata dal sanguinamento.
Sanguinamento
Collinsonia 5 CH 5 granuli, 3 volte al dì. Emorroidi recidivanti, dolorose e sanguinanti. Stitichezza cronica. Sensazione di aghi nel retto. È il rimedio specifico delle crisi emorroidarie in gravidanza.
Hamamelis 5 CH 5 granuli, 3 volte al dì. Sangue nero. Caratteristica è la sensazione di scoppio a livello delle emorroidi.
Emorroidi recidivanti
Nux vomica 9 CH 5 granuli, 3 volte al dì. Il medicinale omeopatico ottenuto dalla noce vomica è indicato principalmente nella cura delle crisi emorroidarie dovute ad abuso alimentare di sostanze piccanti. Caratteristico è il senso di congestione, bruciore e prurito. I sintomi aggravano camminando e di notte, mentre migliorano con l’applicazione di acqua fredda.
Sepia 9 CH 5 granuli, 1 volta al dì. Stipsi e prolasso, aggravata in gravidanza e dopo il parto.
Sulfur 5 CH 5 granuli, I -3 volte al dì. Sensazione di bruciore, di calore e prurito. Regione anale intensamente arrossata. Tendenza generale alla congestione (cute calda, arrossamento degli orifizi).
MEDICINA TRADIZIONALE CINESE
Le cause che provocano questo disturbo non si discostano nella diagnosi della Medicina tradizionale cinese da quelle della Medicina occidentale, infatti sono caratterizzate da stasi del Sistema Digestivo e in particolare dell’evacuazione, le condizioni anatomiche del paziente e un’alterazione del Sistema Circolatorio. La terapia va a trattare i sintomi principali quali prurito, bruciore, Te
dema e la possibile emorragia, tramite una mobilizzazione di Xue punti importanti per l’applicazione dell’agopuntura sono:
CHANG QIANG (grande potenza, localizzato fra la punta del coccige e Fano) che tonifica le condizioni di vuoto di Yin, del Riscaldatore Inferiore e dei Reni e regola l’Intestino Tenue e il Grosso Intestino;
CHENG SHAN (sostegno della montagna, localizzato a metà tra la piega poplitea e il malleolo esterno) che regola e tonifica il Qi della Milza e del Fegato, purifica il Calore, elimina l’Umidità e tratta in particolare le emorroidi;
DA CHANG SHU (punto Shu del dorso del Grosso Intestino, localizzato 1,5 cun a lato dell’apofisi spinosa della IV vertebra lombare) che mobilizza il Qi del Grosso Intestino, fortifica la zona lombare e le ginocchia.
Si effettua un ciclo di 10 applicazioni terapeutiche almeno 3 volte alla settimana.
Fitoterapia cinese
Formula: HUAI HUA SAN
FlosSophorae………………………..12g
Cacumen Biotae…………………….. 12g
Herba Schizonopetae…………………..6g
Fructus Aurantii……………………..6g
Posologia: 4 g al dì sotto forma di capsule o polvere per 20 giorni.
NATUROPATIA
Consigli dietetici
Alimenti consigliati È consigliabile seguire un regime alimentare equilibrato, con un maggior apporto di fibre e di liquidi, privilegiando i prodotti fermentati, come lo yogurt, il kefir e i crauti, i semi germogliati (ricchi di enzimi digestivi), il pane preparato con farine integrali macinate a pietra e a lievitazione naturale, i cereali integrali in chicchi, i legumi, gli ortaggi, la frutta fresca biologica, come mele e pere (consumate con la buccia), albicocche, ananas, banane, prugne, arance e pompelmi (non eliminare la “pellicina bianca”).
Integrare la dieta con buone fonti di beta-carotene (come nespole, anguria, melone, frutti di bosco, fragole, papaia, mango, asparagi, broccoli, carote, cavolo, lattuga, indivia, spinaci, zucca gialla e patate dolci americane) e di bioflavonoidi (limoni, uva – non eliminare i semi – pompelmo, ciliegie, more, bacche della rosa canina e grano saraceno).
Aumentare il consumo dei cibi ricchi di calcio e di vitamina D, come latticini, pesci con la lisca (acciughe, sardine), toru, verdure fresche e di stagione, legumi, cereali, aringa, salmone, sardine, sgombro, carne di vitello di manzo, fegato, burro (in piccola quantità), tuorlo d’uovo.
Privilegiare gli alimenti biologici.
Alimenti da evitare Eliminare i cibi a base di farine raffinate, lo zucchero (saccarosio) e gli alimenti che lo contengono, le spezie, i cibi piccanti, i piatti pronti dei fast-food, il caffè, il tè nero, gli alcolici, i prodotti industriali addizionati con additivi e/o contenenti acidi grassi trans, che possono ostacolare l’assorbimento di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti e/o aggravare i sintomi.
Integrazione alimentare
Complesso B 25 mg al giorno;
Vitamina B6 1,5-2 mg al giorno;
Bioflavonoidi 50-100 mg distribuiti nel corso della giornata lontano dai pasti;
Vitamina C 200 mg al giorno;
Se l’infezione tende a cronicizzate alla vitamina C e ai bioflavonoidi possono essere associati 10 mg al giorno di vitamina £, 25 mg al giorno di zinco e 1-2 compresse al giorno di enzimi proteolitici;
Vitamina D 10 mcg al giono;
Olio di fegato di merluzzo 2 capsule al giorno da 1000 mg;
Vitamina K 100-150 mcg al giono (nel caso di emorroidi sanguinanti);
Fermenti lattici vivi a elevata concentrazione di Lactobacillus acidophilus (dare la preferenza ai prodotti con un totale di 10 miliardi di cellule vive per opercolo) 2 opercoli al giorno la sera prima del riposo notturno;
Lievito di birra in polvere 400 mg al giorno al mattino a digiuno.
FITOTERAPIA
Nella fase acuta può essere utile applicare, in caso di emorroidi esterne, un impacco a base di decotto di
Achillea, 2 cucchiai di achillea in 300 mi di acqua minerale naturale, oppure di latte d’avena. Lasciare bollire per pochi minuti e applicare sulla parte interessata. Ripetere tre/quattro volte al giorno. In caso di frequenti recidive, si possono assumere 100 mi di “Achillea” (preparato con 50 g di sommità fiorite e un litro di vino bianco secco prodotto da uve biologiche e privo di additivi chimici. Lasciare macerare per circa 10 giorni, quindi filtrare e conservare in una bottiglia di vetro al riparo dalla luce e da fonti di calore) due volte al giorno» durante i pasti fino alla risoluzione dei sintomi.
L’estratto fluido di Ippocastano, grazie alla presenza dei flavonoidi, glucosidi cumarinici e steroli, può essere somministrato nei casi di emorroidi interne, soprattutto se recidivanti, nella dose di 20 gocce, due volte al giorno, preferibilmente la mattina a digiuno (circa 20 minuti prima della colazione) e la sera poco prima del riposo notturno.
Nei casi di emorroidi esterne può essere utilizzato un impacco a base di infuso di Equiseto (5 g di parte aerea in 10 mi di acqua demineralizzata).
Applicare le compresse imbevute sulle zone interessate e rimuoverle dopo circa 30 minuti. Ripetere il trattamento tre, quattro volte al giorno fino al miglioramento del quadro clinico.
Per la sua azione protettiva sui vasi sanguigni e vasocostrittrice può essere usato l’estratto fluido di Cipresso (Cupressus sempervirens), alla dose di 20-30 gocce due/tre volte al giorno, diluite in poca acqua, lontano dai pasti. Proseguire il trattamento fino alla scomparsa dei sintomi. Come tera-
pia preventiva (associato alla Centella asiatica, 30 gocce, due volte al giorno, la mattina a digiuno e la sera, circa 30 minuti prima del riposo notturno) sono consigliati cicli di due settimane, seguiti da 10 giorni di riposo. Effettuare il trattamento tre o quattro volte l’anno, nei casi in cui
le recidive sono particolarmente frequenti.
Originally posted 2014-10-13 10:31:13.